domenica 19 febbraio 2012

Brevi pensieri su Sophia Loren

L'Italia si divide in due gruppi di persone: quelle che vanno matte per Sophia Loren e quelle che invece no. Ho sempre fatto parte di quella minoranza - definita incredibilmente cieca e antipatriottica - che vede l'attrice come una bella signora, e niente di più. Le vanno riconosciuti alcuni meriti, oggettivamente: nonostante c'è chi possa subire o meno il suo fascino rimane una discreta attrice (2 Oscar), e ha reso grande il nome dell'Italia nel mondo, quasi quanto la pizza, il mandolino e la mafia (che tuttavia non mi sento di ringraziare).
La Loren non mi piace, insomma. Aveva (ha) il culone - anche se questo non credo basti a pregiudicare un'intera carriera -, un'accento troppo napoletano, tifa Napoli - questo invece basterebbe - e il suo presunto "fascino" non mi ha mai toccata come invece hanno fatto la raffinatezza di Audrey Hepburn o l'eleganza di Francoise Hardy. Ho sempre pensato fosse una bellezza "rustica", paesanotta e anche quasi un po' - mi permetto - cafona.
Ma in fondo, nonostante sia stata l'icona negli anni '50, '60 nel nostro paese, la sua figura risulta essere ancora attuale, specchio di un' Italia più contadina che non signora di classe. Non raccontiamoci balle: per il mondo siamo - e rimarremo, ancora per qualche anno - i fastidiosi amici casinisti e cacioroni. Un po' come Sophia Loren.

mercoledì 8 febbraio 2012

May the force be with you

John Williams compie oggi, 8 Febbraio, ottanta anni. Williams é un direttore d'orchestra e compositore statunitense strepitosissimo. La sua vastissima produzione é incredibile, ha composto la colonna sonora di buona parte dei film di Steven Spielberg ("E.T.", "Jurassic Park", "Hook" e "Schindler's List", per citarne solo alcuni), "Memorie di una geisha", i primi tre film su Harry Potter, capolavori come la saga di "Indiana Jones" e moltissimi altri. Vincitore di 5 Oscar - perchè uno solo è da sfigati - come "Migliore colonna sonora", ha ricevuto in tutto 47 nomination (secondo solo a Walt Disney, che si è fermato a quota 60), é conosciuto invece dai nerd impallinati come quello che ha composto la musichetta iniziale - se mi è concesso definire così quel gran pezzo di storia del cinema - di Star Wars.

John Williams, con oltre 50 anni di lavoro alle spalle, continua a stupire e sperimentare. 
Nel 2002, in occasione del ventennale di E.T. ha provato una cosa mai fatta prima: durante la proiezione della pellicola restaurata ha diretto un'orchestra dal vivo, suonando l'intera colonna sonora in sincronia col film.
Per immaginarsi la fama di cui gode Williams nella scena musicale basti pensare che ogni suo concerto ha un massimo di tre bis, già predisposti.
Speriamo ne festeggi molti altri, di compleanni.


martedì 7 febbraio 2012

The weight of the smoke

Quella di Sir Walter Raleigh é una figura misteriosa.
Il nome dovrebbe -in teoria- ricordarvi quel galantuomo che, si dice, -ma non si può sapere con certezza-, abbia volentieri gettato a terra il suo mantello su di una pozzanghera per permettere il passaggio dell'allora regina Elisabetta I.  Quel che è sicuro è che lui sarebbe quello che nel 1584, e sempre in onore della regnante, ha chiamato la colonia appena scoperta nel continente americano "Virginia" (Elisabetta era chiamata la "Regina Vergine" e blabla).

Altre leggende, più interessanti, lo vedono invece come colui che portò in Inghilterra, alla corte di Bessy -così chiamava affettuosamente la regina- il tabacco. Siccome era un tipo molto figo, e anche la corte inglese, fumare divenne una moda in tutto il paese e una volta qualcuno scommise che lui -Raleigh- non sarebbe stato in grado di "pesare il fumo". Ma, ripeto, lui era un gran figo, e quindi se la cavò prendendo una bilancia e pesando un sigaro, poi lo fumò, bene attento che la cenere cadesse nel piatto; quando ebbe finito mise sul piatto della bilancia anche il mozzicone, sottrasse il nuovo peso dal peso originale del sigaro intatto: la differenza era il peso del fumo.

La storia l'ho sentita oggi nella scena iniziale del film "Smoke", quando uno scrittore, Paul Benjamin, entra in una tabaccheria per comprarsi i suoi sigari. 


DENNIS: You mean, weigh smoke?

PAUL: Exactly. Weigh smoke.
TOMMY: You can't do that. It's like weighing air.
PAUL: I admit it's strange. Almost like weighing someone's soul. But Sir Walter was a clever guy. First, he took an unsmoked cigar and put it on a balance and weighed it. Then he lit up and smoked the cigar, carefully tapping the ashes into the balance pan. When he was finished, he put the butt into the pan with the ashes and weighed what was there. Then he subtracted that number from the original weight of the unsmoked cigar. The difference... was the weight of the smoke.


A.

domenica 5 febbraio 2012

Perché aspettare "Moonrise Kingdom"


1. Sarebbe il nuovo film di quel geniaccio di Wes Anderson (quello dei Tenenbaum)
2. Vanta un notevole cast, tra cui: Bill Murray, Bruce Willis, Edward Norton -vestito da scout- e Tilda Swinton
3. Il trailer è pazzesco (e se il trailer è pazzesco i casi che si profilano sono solo 2: o il film fa schifo e chi lo ha montato é uno molto bravo, o -e qui non ci sono balle- è una gran figata)
4. E, sempre nel trailer, c'è una canzone di Francoise Hardy. Mica fuffa.




(qui, altro video per i fan impennati di Anderson)
A.