venerdì 2 marzo 2012

"Ciucciatevi il calzino!"

L'avevano detto che nel 2012 sarebbe finito il mondo. 
Inutile fare una noiosissima premessa su cosa/chi siano i Simpson, ormai giunti alla loro 23esima stagione in Italia.
Niente di nuovo, fin qui. La notizia sarebbe questa: Ilaria Stagni (sì, quella che compare nei titoli di coda), la voce di Bart Simpson, avrebbe rifiutato un taglio al proprio stipendio e sarebbe stata sostituita, così come Liù Bosisio, doppiatrice di Marge Bouvier e delle sorelle Patty e Selma.
Secondo le lamentele presentate dalla Stagni in un'intervista esclusiva, le due - dopo aver già accettato una diminuzione del 40% - avrebbero rifiutato un'ulteriore ribassamento del proprio cachet. Ci sono da dire un paio di cose: la prima è che lo stipendio di queste doppiatrici era maggiorato rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale della categoria (ma in ogni caso non confrontabile con quello dei colleghi statunitensi, che arrivano a guadagnare quasi 400.000 dollari a puntata), la seconda è che Ilaria Stagni specula parecchio sul fatto che lei sia "la sola voce di Bart" e si senta - testuali parole -, "gialla dentro", secondo quanto riportato nella sopracitata intervista. Altro dettaglio: lei è figlia di doppiatori. Potrebbe sembrare apparentemente normale che una figlia decida di seguire le orme dei propri genitori, se non fosse che lo stesso discorso vale per circa tutti i suoi colleghi. Un esempio piuttosto palese è quello di Giuppy Izzo, doppiatrice relativamente famosa ma significativo esempio di quel "nepotismo" tutto italiano nel mondo del doppiaggio. Ecco cosa dice la sua voce Wikipedia: 

È figlia del doppiatore Renato, sorella delle doppiatrici Simona, Fiamma e Rossella e cugina della doppiatrice Loredana Nicosia. Madre della doppiatrice Nike Francesca Pucci e ex-moglie del doppiatore Fabrizio Pucci.
Ha recitato anche in alcuni film, in particolare sotto la regia della sorella Simona e del cognato Ricky Tognazzi.

Ma chiusa questa piccola parentesi c'è anche da sottolineare la bravura dei "nostri" doppiatori, che fanno vergognare incredibilmente i colleghi stranieri, ad esempio quelli spagnoli, che hanno solo una "voce donnina" e "voce uomo" standard.
La questione principale, cioè "i Simpson cambiano le voci", è un ulteriore passo verso l'abolizione del doppiaggio, che vedrebbe dunque la sua fine a favore di film e programmi in lingua originale sottotitolati.
In fondo è quello che sostengono da anni - da quando è nato lo streaming online -, i fan più impennati di alcune serie tv, secondo cui i serial varrebbero la "metà" se non guardati con le voci reali degli attori. Forse è davvero la cosa migliore da fare e non credo che questo sia - come è stato definito nel web, dai fan della serie - un "attentato" ai Simpson, eppure un po' mi spiace che Bart non avrà più la voce di Bart.