giovedì 29 dicembre 2011

make sure they’re fully squished before disposing

Questo é l'articolo più strepitoso dell'anno. (Preso da qui).
Negli States esiste una specie di rubrica chiamata "Explainer" sul sito di informazione online Slate, una specie di "Yahoo Answers", per intenderci. Hanno raccolto una trentina di domande a cui (sembra) non esista risposta. Ma domande pazzesche, che fanno crepare dal ridere. 
Per dire:
                                                                                                                                                                           12. “Quando tagli una zucca non si sente nessun sibilo, quindi deve esserci un gas all’interno della zucca che riempie lo spazio. Di che cosa si tratta e come fa a finirci dentro?”
                                                                                                                                                                       
21. “Sapete dirmi perché, quando fai un rutto, spesso senti il gusto di una cosa che hai mangiato da poco, ma non è sempre la cosa che hai mangiato più di recente? O se hai mangiato diverse cose nello stesso momento, il tuo rutto ha il gusto di una di quelle cose, ma non di tutte? Che cosa determina quale gusto senti quando rutti?”
                                                                                                                                                                       
27. “Se butto un insetto vivo nello scarico del water – per esempio uno scarafaggio – muore? O gli sto dando la possibilità di tornare nella mia vita e di cercare vendetta? Ho sempre pensato che sarebbe affogato, ma qualcuno mi ha detto che sbagliavo e che stavo sprecando solo tempo e acqua. È meglio, mi dicono, assicurarsi che siano completamente spiaccicati prima di liberarsene.”
(Dio, salvaci dall'ira degli insetti vendicativi. Gli insetti vendicativi!)

"Parecchio schifo"

La mia idea su tutta la storia del calcio-scommesse di questi mesi é più o meno riassunta dalle parole scritte del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, sulla sua pagina FB:

«Non dovrei scriverlo. Dovrei sforzarmi di essere politicamente corretto. Dovrei rispettare l’indagine in corso. Dovrei usare prudenza istituzionale. Ma sono cresciuto sudando in campetti sgangherati dietro un pallone e allora non ce la faccio e cedo, scrivendolo chiaro: leggere le intercettazioni e le storie dei calciatori superpagati che si vendono pure le partite fa semplicemente schifo. Parecchio schifo».

lunedì 7 novembre 2011

Coincidenze

Domenica a New York 47 mila persone hanno corso la 42esima edizione della tradizionale maratona di 42,195 km per le strade della città.
Questa edizione l'ha vinta un keniota, Geoffrey Mutai, con un tempo di 2 ore e 5 minuti, al secondo posto un altro keniota e poi un etiope.  La gara femminile ha visto come vincitrice l'etiope Firehiwot Dado, subito dopo un'altra ragazza etiope e al terzo posto una keniota.
Qui sorge il dubbio che alla gara abbiano partecipato solo uomini e donne dall'Etiopia e dal Kenya. In realtà no, ma basta dare un'occhiata alla lista dei vincitori per notare che negli ultimi 14 anni ha vinto una sola volta un "non-africano" (parlando della categoria maschile). Tutto ciò per concludere che, guardando le classifiche, noi europei siamo un po' delle pippe a correre le maratone (vedi anche: Maratona di Roma, di qualche giorno fa, per avere ulteriori conferme)
Ma nonostante ciò, io dopodomani correrò - chiamiamolo così- quell'evento che ogni anno si conferma scenario di morte e dolore qual é la "Straliceo": qualche km di corsa nei campi per la piccola soddisfazione annuale di qualche docente di educazione fisica e di tutti quei figoni supersportivi che "tsè, cosa saranno mai 5 km di corsa? li faccio ad occhi chiusi-correndo all'indietro-sorseggiando una tazza di Earl Grey e discutendo amabilmente del meteo del fine settimana".
E' possibile associare la figura del suddetto superfigo -seppure in maniera diversa- con quella di Christoph Niemann, celebre illustratore del New York Times che per quest'anno ha deciso di documentare, o meglio: disegnare, in diretta la maratona della Grande Mela, armato di blocco per gli schizzi e una connessione a Twitter, in una sorta di «sketch-and-tweet». La galleria di foto é qui. Confessa che correre e disegnare contemporaneamente non é esattamente facile e abbozza pure un italiano armato di bandiera tricolore, giusto perché "Noi" non amiamo farci riconoscere, mai, as usual.

mercoledì 26 ottobre 2011

Inside Out project by JR


L'estate scorsa, mentre ero a Berlino, mi sono imbattuta in questo faccione gigante. Avrei voluto documentarmi a proposito: non lo feci. O almeno non fino a qualche mese fa, e oggi mi ritrovo a guardare questo articolo su Internazionale che parla di lui: Jr.  artista anonimo  francese e vincitore del TED Prize di quest'anno, non ha uno stile ben definito, e la voce inglese di Wikipedia lo definisce così:

"JR is the name of a photographer and artist whose identity is unconfirmedHe has described himself as a "photograffeur", he flyposts large black-and-white photographic images in public locations in a manner which is similar to the appropriation of the built environment by the graffiti artist. He states that the street is "the largest art gallery in the world." He started out on the streets of Paris. JR's work "often challenges widely held preconceptions and the reductive images propagated by advertising and the media."




“I wish for you to stand up for what you care about by participating in a global art project, and together we’ll turn the world…INSIDE OUT.”


Il suo nuovo progetto fotografico si chiama Inside Out, ma non voglio rovinarvi la sorpresa
(visto che possono partecipare tutti, ma proprio tutti tuttissimi):
http://www.insideoutproject.net/map#!

é una delle cose più fighe degli ultimi anni, insieme all'iPhone e alla piastra per capelli.

domenica 23 ottobre 2011

La sit-com che previde la morte del generale Gheddafi, nel 1987.


Il dittatore Muammar Gheddafi è morto 3 giorni fa: il 20 Ottobre 2011 (in caso vi foste persi qualcosa).
Una cosa interessante e decisamente singolare é che l'anno del decesso sarebbe stato "previsto" (per una stramba coincidenza) da un programma chiamato Second Chance, andato in onda in tv 24 anni fa. Per farla breve: c'é quest'uomo, Charles Russell, morto,-appunto-, nel 2011, che viene rispedito nel 1987 in quanto troppo buono per bruciare tra le fiamme dell'inferno ma non abbastanza per raggiungere il paradiso.
Poi succede che, al minuto 2:20 dell'episodio pilota, S.Pietro si ritrova face-to-face il generale libico in Paradiso, pronto per essere giudicato, "dead at last" commenta cinicamente lui, "it is impossible for me to be dead", "oh, you're quite dead" scherza S.Pietro - e Gheddafi un po' si arrabbia, ma forse non é il caso: almeno lì avrà un processo.
                                                                                    

"In the opening scene for the pilot, as a throwaway joke, Colonel Muammar Gaddafi is shown being judged after his death, with the date given as July 29, 2011. In the year after the Berlin discotheque bombing and the U.S. response, the 1987 pilot was playing off Gaddafi's prominent negative perception by the American public. Twenty-four years later, by coincidence, Gaddafi's death occurred within three months of the "predicted" date."
(Wikipedia)

giovedì 20 ottobre 2011

Mostarda

Io ci provo, ma poi é spiegato meglio qui.


La "Società Dante Alighieri" ha avanzato una bella iniziativa volta al "salvataggio" di alcune espressioni della lingua italiana dal rischio di estinzione; problema già piuttosto sentito su gruppi di FB e siti web. Stavolta é un po' diverso. 4 vocabolari (e di dice "vocabolari", non dizionari, mi raccomando) molto famosi: il "Devoto-Oli", lo "Zingarelli", il "Sabatini Coletti" e il "Garzanti", hanno percosìdire messo online una spropositata quantità di verbi-sostantivi-affettivi ecc.
Poi funziona così: cerchi un termine (o ne scegli uno tra quelli proposti), controlli se é "libero" -cioè se non è già stato adottato da qualcuno-, metti qualche dato, sottoscrivi l'impegno di usare la parola scelta in più occasioni possibili e di segnalarne eventuali abusi e poi ti arriva una mail di conferma che ti indirizza alla pagina, dove volendo puoi anche stampare il tuo "certificato di adozione" del lemma, che dura per un intero anno.


Con un certo orgoglio rivelo che il termine da me scelto é "Mostarda". 
Non é che sia poi tutta 'sta gran cosa, e non ha nemmeno un qualche significato affettivo per me: é solo molto buffo.

sabato 15 ottobre 2011

la storia di cucchiaino-troppo-corto e tazza-troppo-alta

Non immaginate quanto possa essere complicato estrarre un cucchiaino troppo corto da una tazza troppo alta avendo sulle mani spessi guanti di lana. 
E non lo immaginate perché é giusto che sia cosí. 
Se non soffrite il freddo e le vostre unghie non assumono un'inquietante sfumatura blu non avrete nemmeno bisogno di indossare dei guanti in casa, probabilmente.

mercoledì 12 ottobre 2011

alles gute Ampelmännchen!

Oggi é il 50esimo compleanno dell' omino tozzo col capello dei semafori di Berlino Est.
Infatti festeggia mezzo secolo dalla sua creazione da parte di una segretaria. Sì, una segretaria: Anneliese Wegner, dipendente dello psicologo del traffico Karl Peglau che venne incaricato di creare dei simboli per i semafori della DDR. 
"P. aveva concluso dalle sue ricerche che la maggior parte degli incidenti era dovuta al fatto che i pedoni dovessero seguire le indicazioni degli stessi semafori delle macchine. Le luci dei semafori, inoltre, erano troppo piccole e deboli se paragonate a quelle delle pubblicità luminose, mentre i loro colori rischiavano di non essere distinti dai daltonici (cioè da circa il 10 per cento delle persone)"


Insomma, dopo accurate ricerche e l'approvazione della Commissione tedesca si arrivò a scegliere i due prototipi: l'omino-fermo-con-le-braccia-aperte per indicare il rosso e quello-che-cammina-gaio-dandosi-uno-slancio-con-le-braccia per il verde.


"Il primo semaforo con l’Ampelmännchen venne installato nel 1969 a Unter den Linden e a Friedrichstrasse, due storiche strade di Berlino Est. I vantaggi furono subito evidenti perché anche i daltonici, le persone con problemi alla vista e i bambini riuscivano a orientarsi meglio nel traffico, comprendendo il significato dei simboli al di là del loro colore"


In pochissimo tempo l'omino acquistò popolarità, e, ad oggi, è l'ennesimo protagonista di portachiavi-magliette-posacenere-adesivi-calzini-mutande-felpe-coltellini-matite etc.
L'Ampelmann rimane in ogni caso un (piccolo) significativo simbolo della parte Est della capitale tedesca, prima della caduta del Muro e non solo merchandising per turisti invasati.
(la Ampelfrau -variante femminile- è davvero inguardabile)

giovedì 6 ottobre 2011

"But there's one more thing"



quella quissopra é la frase che Steve Jobs era solito recitare un momento prima della fine degli eventi Apple, per annunciare una nuova, spettacolare novità del marchio californiano.
Oggi, dopo 7 lunghi anni di lotta contro un tumore al pancreas, è deceduto l'ex-CEO dell'Apple grazie al quale dopo diversi anni e molto (molto) lavoro é riuscito a far diventare la "Mela" il brand di successo che conosciamo noi oggi.
Un visionario che ha cambiato il mondo, il modo di pensare e concepire la tecnologia.
Alcuni siti lo ricordano così: riportando le parole di un discorso che tenne nel 2005 alla Stanford University ai neolaureati esortandoli a non abbandonare i loro desideri, e ad essere folli. 


"Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c’è qualcosa che deve essere cambiato. […] Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario."


«Stay hungry, stay foolish»



martedì 4 ottobre 2011

"sitting down to stand up"



Risale a ieri questo interessante articolo del Post in cui viene presentato il libro (per novenni): "L'autobus di Rosa", e sì: la Rosa del titolo sarebbe Rosa Parks. 
Sembra il medioevo, e invece era il 1955, quando ancora le persone di colore non potevano sedersi in certi posti sul pullman e dovevano cedere il posto ai bianchi.










Mentre, -parlando di diritti civili-,  il re Abdullah bin Abdul-Aziz Al Saud ha da poco confermato l'annuncio che in Arabia Saudita le donne potranno andare a votare ed essere democraticamente elette nelle elezioni municipali dal 2015. 
E chissà: magari tra un po' permetterano loro persino di guidare un automobile (oggi il suddetto crimine è punito con 10 frustate nel nome di Allah, certamente un grande dio, se non per il fatto che cade nei soliti clichè: "donna al volante pericolo costante")

giovedì 29 settembre 2011

BAZINGA!

io non sono mai stata costante, purtroppo. Sono, -piuttosto-, quel tipo di persona che si fa prendere da manie temporanee e fugaci passatempi. Piccolo preambolo per spiegare che il blog non lo coccolo molto, e lo aggiornerò più o meno con frequenza bimensile (che poi "bimensile è un termine ambiguo, può voler dire: "due volte al mese" o "una volta ogni due mesi" ma io, in ogni caso, intendo la seconda).
Ricomincio a scrivere solo ora, dopo pochi giorni dall'inizio della quarta liceo, per segnalarvi la mia ultima fissa (in un certo senso molto correlata al fatto che torni a casa da scuola in pullman e arrivi a casa alle 3).
"The Big Bang Theory" é un programma tv statunitense che parla dello stile di vita di quattro giovani scienziati di diversi campi: un fisico sperimentale, un fisico teorico, un astrofisico e un ingegnere aerospaziale. La loro vita tranquilla, tra action figure, maratone di Star Trek e gare di fisica, viene completamente sconvolta dall'arrivo della nuova vicina, Penny: la classica figona bionda. 
Se poi volete guardarlo: molto bene, è bello.
Vi basti sapere che hanno rivisitato il classico carta-forbice-sasso aggiungendoci "lizard" e "Spock" o meglio: "Sasso-Carta-Forbice-Lizard-Spock è una variante fantasiosa inventata da due studenti americani, Sam Kass e Karen Bryla, e resa successivamente famosa da un episodio del telefilm. La variazione consiste nell'introduzione di due nuovi segni, Lizard e Spock, che aumentano le combinazioni possibili nel tentativo di diminuire i pareggi". E poi: "BAZINGA!" 






A.

mercoledì 27 luglio 2011

Greymatter, mon amour.

da assidua lettrice de "il Post" (che, in caso non lo sapeste, è il giornale-blog italiano più figo della rete) segnalo questo articolo: "Le cose che riducono il cervello" che elenca, -manco a dirvelo-, una serie di cose e/o abitudini che sembra abbiano effetti negativi sulla nostra cara Greymatter.
Per cominciare una tra quelle che "preoccupa" di più è che l'alcol, e in particolare il vino, è causa di notevoli riduzione di porzioni di cervello. Stessa storia per chi soffre di insonnia (che, come se già non avesse abbastanza problemi di per sè, si ritrova ad essere pure "scemo"!), chi non prende mai il sole, e tra gli altri stili di vita sembrerebbe che anche chi è molto credente subisca (a causa della sua eccessiva dose di fede) una leggera riduzione della quantità di materia grigia.
Per farla breve: pregate di meno, uscite ad abbronzarvi, staccatevi dal PC e fatevi meno canne.


A.

giovedì 7 luglio 2011

"(...) permesso, mi scusi, non passo la spiaggia è affollata (...)"

l'estate porta con sè -oltre a tanto (tanto) caldo, orde di bimbi da gestire al Grest e al CE, ghiaccioli alla fragola e parecchi soldi durante i saldi milanesi- anche la mia già poco incentivata voglia di scrivere post su questo blog. Non è che io sia pigra: (in realtà un po' anche sì) ma, sul piano "teorico" ho parecchie cose da dire, su cui mi piacerebbe discutere ed esporre il mio parere.. il grosso problema è che il numero dei lettori del mio blog oscilla tra i 5 e i 6 (e due degli account che mi seguono sono gestiti da mia sorella, per dire). Quindi, onestamente, per chi scrivo?! Per me, credo. E credo pure che una pausa estiva me la potrei anche concedere, volendo. 


Tante belle cose.
(finchè troverò qualcosa per cui valga la pena rubarvi -miei cari e numerosi lettori!- 2 minuti di tempo)


A.

domenica 23 gennaio 2011

LEGO way of life

Mike Stimpson (alias Balakov) è un fotografo MOLTO particolare..
è cliccatissimo su Flickr (ndr. sito di condivisione immagini), dove spopolano le sue foto in cui vengono immortalati alcuni tra i più celebri personaggi in versione Lego®.
Da anni si diverte a creare set fotografici coi personaggi Lego di Star Wars (tra cui un Lord Fener che va in bicicletta e dei cloni imperiali uccisi da innocui gattini bianchi) e re-interpreta i grandi classici nella storia della fotografia come il "Tank Man" in piazza Tiananmen a Pechino, la Ragazza Afghana o il famosissimo bacio del "V.J. Day Times Square".
Alcune "opere" di Balakov:

"Berlin Guard" Peter Leibing (1961)


 
 
"Lunch atop a skyscraper" Charles Ebbets (1932)


A.

mercoledì 5 gennaio 2011

come aiutare un amico "Googlepedico"

Potrà sembrare una cosa stupida -in realtà è una cosa molto stupida- ma io come buon proposito per quest'anno voglio aiutare come posso un mio amico.. (e fin qui non c'è niente di stupido, si può pensare) ma se invece lui -l'amico- avesse, come proposito per il 2011, promesso di essere un po' meno "enciclopedico", "tuttologo", "sapientino" e insomma, io -essendo una brava ragazza- mi fossi ben volentieri offerta di dargli un aiuto?? 
Avrei potuto anche rispondergli così, tiè:
"Unless you're name is fucking Google stop acting like you fucking know everything."
e INVECE, ci siamo inventati un progetto.
Io, ogni giorno di questo 2011, mi "impegno" a proporgli  quotidianamente dei dati di fatto come: il petrolio è nero, l'acqua bollente (se gettata addosso a qualcuno) può scottare e causare un po' di ustioni, giusto un po', e i nigga muoiono sempre per primi nei film horror; e lui, a tutto ciò, deve reagire fingendo sistematico stupore.
Ecco.. lo avevo detto che era una cosa stupida.


A.